"Perché è vero, tutto comincia con un insulto, sentito da bambino e non indirizzato a te, poi lo senti indirizzato a te e sogni di potertene liberare, ma dentro di te già sai che non sarà possibile. L’insulto è il primo e più dirompente mezzo di conoscenza che il mondo presenta all’omosessuale. Ancora peggio dell’insulto, è la barzelletta ascoltata da bambini in famiglia, la battutadel fratello maggiore, del cugino opersino del padre. Sono queste parole che per primecreano la nostra identità".
Nabil si sente insultato, quando Aldo lo chiama zamel, frocio, dopo aver fatto l’amore con lui.
Reagisce con violenza, lo uccide. Un epilogo tragico della nuova vita in Tunisia che Aldo aveva sognato come rifugio per sé, omosessuale che si sentiva ‘sbagliato’.
Tra grigliate di pesce, incroci di sguardi amorosi e chiacchierate sulla spiaggia, l’amico Edo aveva tentato di convincere Aldo che non esiste colpa o malattia, ma una libertà sessuale da affermare, diritti da acquisire.
Gli aveva ricordato storie di repressione e autorepressione:Wilde, Pasolini, Whitman, Pavese, Montale. Ma i fantasmi culturali di Aldo sono duri a morire…
Un romanzo senza finzioni sul potere di uccidere delle parole.
---
Franco Buffoni (Gallarate 1948), vive a Roma. Esordisce come poeta nel 1978 su «Paragone» presen tato da Giovanni Raboni. Ha pubblicato le raccolte di poesia Nell’acqua degli occhi (Guanda 1979), I tre desideri (San Marco dei Giustiniani 1984, Premio Biella), Quaranta a quindici (Crocetti 1987), Scuola di Atene (Arzanà 1991, Premio Sandro Penna), Adidas. Poesie scelte 1975-1990 (Pieraldo editore 1993), Suora carmelitana e altri racconti in versi (Guanda 1997, Premio Montale), Songs of Spring. Quaderno di traduzioni (Marcos y Marcos 1999, Premio Mondello), Il profilo del Rosa (Mondadori 2000, Premio Betocchi), Theios (Interlinea 2001), Del Maestro in bottega (Empiria 2002, Premio Pascoli e Premio Pavese), Guerra (Mondadori 2005, Premio Dedalus della critica e Premio Pasolini), Croci rosse e mezze lune (Quaderni di Orfeo, Como 2007), Noi e loro (Donzelli 2008). Nel 1989 ha fondato e tuttora dirige il semestrale di teoria e pratica della traduzione lettraria «Testo a fronte». Per Marcos y Marcos ha curato i volumi Ritmologia (2002), Mario Praz vent’anni dopo (2003) e La traduzione del testo poetico (2004). Per Mondadori ha tradotto Poeti romantici inglesi (2005) e curato opere di Byron, Coleridge, Wilde, Kipling. È autore di Più luce, padre. Dialogo su Dio, la guerra e l’omosessualità (Sossella 2006, Premio Giacomo Matteotti 2008), del romanzo Reperto 74 (Zona 2008) e dei saggi Con il testo a fronte. Indagine sul tradurre e l’essere tradotti (Interlinea 2007), L’ipotesi di Malin. Studio su Auden critico-poeta (Marcos y Marcos 2007) e Mid Atlantic. Teatro e poe sia nel Novecento angloamericano (Effigie 2007). È giornalista pubblicista e professore ordinario di Critica Letteraria e Letterature Comparate. [www.francobuffoni.it]
Nabil si sente insultato, quando Aldo lo chiama zamel, frocio, dopo aver fatto l’amore con lui.
Reagisce con violenza, lo uccide. Un epilogo tragico della nuova vita in Tunisia che Aldo aveva sognato come rifugio per sé, omosessuale che si sentiva ‘sbagliato’.
Tra grigliate di pesce, incroci di sguardi amorosi e chiacchierate sulla spiaggia, l’amico Edo aveva tentato di convincere Aldo che non esiste colpa o malattia, ma una libertà sessuale da affermare, diritti da acquisire.
Gli aveva ricordato storie di repressione e autorepressione:Wilde, Pasolini, Whitman, Pavese, Montale. Ma i fantasmi culturali di Aldo sono duri a morire…
Un romanzo senza finzioni sul potere di uccidere delle parole.
---
Franco Buffoni (Gallarate 1948), vive a Roma. Esordisce come poeta nel 1978 su «Paragone» presen tato da Giovanni Raboni. Ha pubblicato le raccolte di poesia Nell’acqua degli occhi (Guanda 1979), I tre desideri (San Marco dei Giustiniani 1984, Premio Biella), Quaranta a quindici (Crocetti 1987), Scuola di Atene (Arzanà 1991, Premio Sandro Penna), Adidas. Poesie scelte 1975-1990 (Pieraldo editore 1993), Suora carmelitana e altri racconti in versi (Guanda 1997, Premio Montale), Songs of Spring. Quaderno di traduzioni (Marcos y Marcos 1999, Premio Mondello), Il profilo del Rosa (Mondadori 2000, Premio Betocchi), Theios (Interlinea 2001), Del Maestro in bottega (Empiria 2002, Premio Pascoli e Premio Pavese), Guerra (Mondadori 2005, Premio Dedalus della critica e Premio Pasolini), Croci rosse e mezze lune (Quaderni di Orfeo, Como 2007), Noi e loro (Donzelli 2008). Nel 1989 ha fondato e tuttora dirige il semestrale di teoria e pratica della traduzione lettraria «Testo a fronte». Per Marcos y Marcos ha curato i volumi Ritmologia (2002), Mario Praz vent’anni dopo (2003) e La traduzione del testo poetico (2004). Per Mondadori ha tradotto Poeti romantici inglesi (2005) e curato opere di Byron, Coleridge, Wilde, Kipling. È autore di Più luce, padre. Dialogo su Dio, la guerra e l’omosessualità (Sossella 2006, Premio Giacomo Matteotti 2008), del romanzo Reperto 74 (Zona 2008) e dei saggi Con il testo a fronte. Indagine sul tradurre e l’essere tradotti (Interlinea 2007), L’ipotesi di Malin. Studio su Auden critico-poeta (Marcos y Marcos 2007) e Mid Atlantic. Teatro e poe sia nel Novecento angloamericano (Effigie 2007). È giornalista pubblicista e professore ordinario di Critica Letteraria e Letterature Comparate. [www.francobuffoni.it]
Nessun commento:
Posta un commento