giovedì 22 ottobre 2009

Mafioso fa coming out in un processo

Mafioso fa coming out in un processo Un altro tabù è caduto e questa volta non riguarda un ceto o un gruppo sociale particolare. Parliamo di quello più oscuro, sanguinoso e violento: la mafia. L’essere omosessuale non è concepito ed è qualcosa che non contraddistingue i veri uomini “d’onore”, insieme all’omertà.

Ma negli Stati Uniti, durante un processo, un mafioso ha ammesso in aula di essere gay. Il protagonista di questo gesto è Robert Mormando, 44 anni, uno tra gli uomini più fidati della famiglia Gambino ed assoldato per impartire lezioni in base al tipico stile mafioso. Pensate sia un atto coraggioso finale? No, semplicemente una mossa astuta e furba per uno sconto di pena. E come scrive il New York Times, è la prima volta che accade in una cultura riservata, privata, machista come quella di Cosa Nostra.

Il codice d’onore della mafia ha visto cadere negli Stati Uniti uno dei tabù fino a oggi considerati incrollabili: il coming out!

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