Paese: USA/Brasile
Anno: 1985
Regia: Hector Babenco
Soggetto: Manuel Puig
Sceneggiatura: Leonard Schrader
Interpreti e personaggi:
* William Hurt: Luis Molina
* Raul Julia: Valentin Arregui
* Sonia Braga: Leni Lamaison/Marta/Donna Ragno
* José Lewgoy: Warden
* Milton Gonçalves: poliziotto
* Míriam Pires: Madre di Molina
* Nuno Leal Maia: Gabriel, Amico di Molina
* Fernando Torres: Americo
* Patricio Bisso: Greta
Premi:
* Oscar al miglior attore a William Hurt
* National Board of Review Awards 1985: miglior attore (Raul Julia e William Hurt)
* Festival di Cannes 1985: premio per la migliore interpretazione maschile (William Hurt)
* Independent Spirit Awards 1986: miglior film straniero
* David di Donatello 1986: miglior attore straniero (William Hurt)
Il bacio della donna ragno è un film di Hector Babenco del 1985. Ispirato all'omonimo romanzo di Manuel Puig, descrive la relazione che si instaura tra due detenuti: un omosessuale e un dissidente politico, negli anni settanta, durante la dittatura militare argentina. Per l'ottima interpretazione di un ruolo così ambiguo come quello di Molina, William Hurt vinse l'oscar come miglior attore.
Trama
Brasile: due detenuti, Valentin Arregui Paz, rivoluzionario marxista, e Molina, detenuto in quanto omosessuale, dividono la stessa cella. Molina è un personaggio affascinante, che non smette mai di raccontare le storie d'amore frutto della sua fantasia. Raccontandole passa il tempo e cerca di interessare anche Valentin. Questi ha una reazione mista. Da un lato lui, rigorosamente eterosessuale e interessato solo alla politica e alla sua donna, è infastidito da Molina, anche perché ha disgusto degli omosessuali. Dall'altro non ha altro di meglio da fare dentro quella cella, e Molina è estremamente gentile con lui.
Ogni tanto Molina racconta a Valentin i capitoli della sua immaginifica storia d'amore ambientata a Parigi, durante l'occupazione nazista. Questa si svolge tra una ragazza che lavora per la resistenza e un ufficiale nazista. Tutto questo è descritto con grande dovizia di particolari e descrizioni sul lusso dei locali, le parole, le divise e i loro stemmi. Valentin ad un certo punto non ne può più, e rimprovera Molina di essere uno stupido: i nazisti, che lo affascinano tanto, hanno sterminato gli omosessuali come lui. Molina gli risponde che ne è ben consapevole, certamente non è così stupido da non saperlo, ma questo non gli impedisce di restarne affascinato.
Valentin e Molina hanno entrambi delle donne che li aspettano fuori dal carcere. Nel caso di Molina, è la madre. Nel caso di Valentin è la bella fidanzata, Leni. Molina riceve pacchi di viveri dalla madre, mentre Valentin viene ripetutamente torturato. Non solo, ma egli viene anche avvelenato tramite il cibo fornito dalla prigione, non in maniera mortale ma nondimeno sufficiente per farlo stare male ed indebolirlo.
Molina si prende cura di lui e lo aiuta. Molina non evade però solo con i racconti. Lui è un doppiogiochista, ricattato dai carcerieri che sono disposti ad annullare la sua condanna residua (totale, otto anni), se riesce a far parlare Valentin. Ma Molina si è innamorato di lui, e questo complica le cose. Alla fine, persino Valentin, dapprima omofobico, accetta di avere una storia con Molina, pur restando innamorato della sua donna.
Molina comincia a raccontare una nuova storia, questa volta di tipo 'fantastico', un'isola in cui un naufrago capita, e trova una creatura mostruosa e meravigliosa al tempo stesso, per l'appunto la Donna Ragno, che ha una specie di casa fatta di filamenti di ragnatela e lo attira al suo interno.
Molina esce dal carcere. Valentin ha bisogno di mandare un messaggio alla sua donna (che sapeva essere a sua volta in grave pericolo), e chiede a Molina di portarglielo. Lui esita, perché egli teme giustamente di poter essere pedinato. Pensa all'amata madre che ne aspetta la liberazione. Ma nonostante il pericolo, Molina accetta, decide di incontrare la ragazza di Valentin per trasmettere il messaggio, ma durante l'incontro viene ferito mortalmente.
Nel frattempo anche Valentin, nel carcere, è oramai messo male. Pare che sia destinato a morire anche lui da un momento all'altro. Alla fine Leni libera Valentin dal carcere, e i due escono finalmente uniti, allontanandosi sul fiume con una barca, al tramonto.
Anno: 1985
Regia: Hector Babenco
Soggetto: Manuel Puig
Sceneggiatura: Leonard Schrader
Interpreti e personaggi:
* William Hurt: Luis Molina
* Raul Julia: Valentin Arregui
* Sonia Braga: Leni Lamaison/Marta/Donna Ragno
* José Lewgoy: Warden
* Milton Gonçalves: poliziotto
* Míriam Pires: Madre di Molina
* Nuno Leal Maia: Gabriel, Amico di Molina
* Fernando Torres: Americo
* Patricio Bisso: Greta
Premi:
* Oscar al miglior attore a William Hurt
* National Board of Review Awards 1985: miglior attore (Raul Julia e William Hurt)
* Festival di Cannes 1985: premio per la migliore interpretazione maschile (William Hurt)
* Independent Spirit Awards 1986: miglior film straniero
* David di Donatello 1986: miglior attore straniero (William Hurt)
Il bacio della donna ragno è un film di Hector Babenco del 1985. Ispirato all'omonimo romanzo di Manuel Puig, descrive la relazione che si instaura tra due detenuti: un omosessuale e un dissidente politico, negli anni settanta, durante la dittatura militare argentina. Per l'ottima interpretazione di un ruolo così ambiguo come quello di Molina, William Hurt vinse l'oscar come miglior attore.
Trama
Brasile: due detenuti, Valentin Arregui Paz, rivoluzionario marxista, e Molina, detenuto in quanto omosessuale, dividono la stessa cella. Molina è un personaggio affascinante, che non smette mai di raccontare le storie d'amore frutto della sua fantasia. Raccontandole passa il tempo e cerca di interessare anche Valentin. Questi ha una reazione mista. Da un lato lui, rigorosamente eterosessuale e interessato solo alla politica e alla sua donna, è infastidito da Molina, anche perché ha disgusto degli omosessuali. Dall'altro non ha altro di meglio da fare dentro quella cella, e Molina è estremamente gentile con lui.
Ogni tanto Molina racconta a Valentin i capitoli della sua immaginifica storia d'amore ambientata a Parigi, durante l'occupazione nazista. Questa si svolge tra una ragazza che lavora per la resistenza e un ufficiale nazista. Tutto questo è descritto con grande dovizia di particolari e descrizioni sul lusso dei locali, le parole, le divise e i loro stemmi. Valentin ad un certo punto non ne può più, e rimprovera Molina di essere uno stupido: i nazisti, che lo affascinano tanto, hanno sterminato gli omosessuali come lui. Molina gli risponde che ne è ben consapevole, certamente non è così stupido da non saperlo, ma questo non gli impedisce di restarne affascinato.
Valentin e Molina hanno entrambi delle donne che li aspettano fuori dal carcere. Nel caso di Molina, è la madre. Nel caso di Valentin è la bella fidanzata, Leni. Molina riceve pacchi di viveri dalla madre, mentre Valentin viene ripetutamente torturato. Non solo, ma egli viene anche avvelenato tramite il cibo fornito dalla prigione, non in maniera mortale ma nondimeno sufficiente per farlo stare male ed indebolirlo.
Molina si prende cura di lui e lo aiuta. Molina non evade però solo con i racconti. Lui è un doppiogiochista, ricattato dai carcerieri che sono disposti ad annullare la sua condanna residua (totale, otto anni), se riesce a far parlare Valentin. Ma Molina si è innamorato di lui, e questo complica le cose. Alla fine, persino Valentin, dapprima omofobico, accetta di avere una storia con Molina, pur restando innamorato della sua donna.
Molina comincia a raccontare una nuova storia, questa volta di tipo 'fantastico', un'isola in cui un naufrago capita, e trova una creatura mostruosa e meravigliosa al tempo stesso, per l'appunto la Donna Ragno, che ha una specie di casa fatta di filamenti di ragnatela e lo attira al suo interno.
Molina esce dal carcere. Valentin ha bisogno di mandare un messaggio alla sua donna (che sapeva essere a sua volta in grave pericolo), e chiede a Molina di portarglielo. Lui esita, perché egli teme giustamente di poter essere pedinato. Pensa all'amata madre che ne aspetta la liberazione. Ma nonostante il pericolo, Molina accetta, decide di incontrare la ragazza di Valentin per trasmettere il messaggio, ma durante l'incontro viene ferito mortalmente.
Nel frattempo anche Valentin, nel carcere, è oramai messo male. Pare che sia destinato a morire anche lui da un momento all'altro. Alla fine Leni libera Valentin dal carcere, e i due escono finalmente uniti, allontanandosi sul fiume con una barca, al tramonto.
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