domenica 10 maggio 2009

Antichrist - Lars Von Trier


L'ultimo delirante capolavoro di Lars Von Trier varca le frontiere del lecito elaborando il tutto attraverso il sesso esplicito e la stregoneria. Perchè il demonio siamo noi. E la censura non starà a guardare...

Mentre il figlioletto precipita accidentalmente da una finestra e muore, la mamma Charlotte Gainsbourg fa appassionatamente l'amore con il marito Willem Dafoe, 6 drammatici minuti in cui l'immagine è filmata con una speciale cinepresa ad alta velocità, virata in bianco e nero e proiettata al super ralenti mentre sullo sfondo dilaga musica operistica e allo sguardo non sfugge nulla. Il sesso è in primo piano, esplicito, una penetrazione lunga e senza veli, destinata (come altre scene del film) a scatenare la censura. E' l'inizio shock del nuovo film di Lars Von Trier Antichrist che, facile previsione, metterà a ferro e fuoco la Croisette dividendo il pubblico, come sempre, tra fan e detrattori, entrambi irriducibili, del regista danese. Un bizzarro incontro tra Hostel e Lezioni di piano (così è già stato definito), un horror metafisico e bruciante dove l'erotismo si mescola al senso di colpa e la religione, fin dal titolo, ha un ruolo determinante. Naturalmente tutto questo è in chiave provocatoria, come si addice a Von Trier che con l'Antichrist firma forse il suo film più estremo, ancor più di Idioti. Il marito psichiatra porta la moglie nel luogo che le incute più timore, l'Eden Forest, ironicamente "Bosco Paradiso", per aiutarla a superare il trauma della morte del figlio. In quella piccola casa di legno di loro proprietà un tempo la donna ha scritto la sua tesi di laurea sulla caccia alle streghe nel Medioevo. E mentre l'uomo e la donna si interrogano sul perchè della tragedia che è loro capitata, cominciano ad intuire che forse la vera natura degli esseri umani è demoniaca, e la donna dovrà fare i conti con le forze del Male che sembrano abitarla. "Vorrei invitarvi a gettare lo sguardo dietro al sipario, a osservare uno squarcio nel cupo mondo della mia immaginazione: nella natura delle mie paura, nella natura di Antichrist". Così Lars Von Trier presenta il suo nuovo film, sceneggiato insieme a Anders Thomas (La Duchessa) e nato dopo un periodo di depressione che l'ha tenuto nell'incertezza riguardo al progetto cui dedicarsi (il terzo capitolo della trilogia americana, Washington, è per ora rimandato). Per il Signore del Dogma, un ritorno alle arcane atmosfere del supercult The Kingdom ma in chiave tutt'altro che sarcastica: "Vedrete Charlotte Gainsbourg soffire sempre di più nel corso del film" assicura Lars. E dire che lei, prima di affrontare il set blindato in Germania, era finita in coma per un'emorragia cerebrale ma per fortuna, dopo una riuscita operazione chirurgica, si è ripresa perfettamente. In tempo per affrontare il film, vera via crucis di sesso e orrore che lascerà senza fiato, anche per l'adesione assai realistica degli attori. Ridondante di immagini bellissime e effetti speciali visivi, il film è un viaggio nella follia e nella mente disturbata dei protagonisti e forse del regista, dove tutto può succedere, soprattutto se alla fine i protagonisti scoprono che l'Anticristo è già tra noi. Anzi, tra loro due.




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