Cinque ex-seminaristi e un clarinettista. Non è l'incipit di una barzelletta ma si tratta di alcuni componenti del primo coro maschile gay d'Italia, Komos ovvero Coro Omofonico Bolognese. L'IDEA è venuta a Paolo V. Montanari, attuale direttore e grande amante della musica, oltre ad essere diplomato in oboe al Conservatorio è anche un baritono. Oltre, ovviamente, ad essere dichiaratamente gay. Molto semplici le motivazioni alla base di questa iniziativa: «Sia la comunità gay che la società civile e culturale italiana versano in uno spaventoso ritardo rispetto all'Europa. Praticamente opero su due aree svantaggiate e discriminate: i gay sono vittime della discriminazione e dell'ignoranza e così anche la musica. Credo che la comunità omosessuale sia più sensibile a questo tema, è capitato a chiunque di assistere a un concerto di musica classica o di andare a teatro: tra il pubblico ci sono solo ultrasessantenni e i pochi giovani presenti sono gay». MAGARI non tutta la componente giovanile che frequenta teatri e sale da concerto può riconoscersi in questa affermazione... DA SEMPRE attenti al proprio look, tra i membri del coro le discussioni sull'abito da indossare per la performance sono state molte e particolarmente agitate. Non tutti infatti se la sentono di esporsi mettendoci la propria faccia, come racconta il direttore: «In gergo si chiamano "velate", sono quegli omosessuali che non hanno ancora fatto un vero e proprio coming out nella società e hanno paura della reazione dei propri familiari. Per provocazione ho proposto che cantassero avvolti da metri di tulle nero ma alla fine abbiamo optato per un nero-grigio elegante». MOLTO ampio il repertorio del gruppo, dal Medioevo al Rinascimento passando attraverso il Romanticismo di Mendelssohn e Wagner per arrivare al pieno Novecento di Poulenc e Rorem. Già fitta l'agenda degli impegni del Komos: suoneranno infatti in occasione del Gay Pride a Genova in compagnia di un coro romano misto, gay e lesbiche, e del coro lesbico di Milano. Pronto per il prossimo autunno anche un omaggio alla nostra città con i mottetti di Adriano Banchieri, bolognese del primo Rinascimento. Per gli aspiranti cantanti le prove si tengono ogni lunedì sera dalle 21 alle 23 al Cassero.
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