sabato 7 gennaio 2006

Un sabato sera tedioso dopo una visita al museo di Siracusa

Arriva nella vita in momento in cui si deve crescere, crescere è difficile, a volte si cresce nella solitudine, con dei dubbi atroci che ti attanagliano l’esistenza, e allora aspetti di crescere per sciogliere i tuoi nodi spinosi, arrivi a trent’anni e rimandi ancora, perché vuoi essere più sicuro, di essere cresciuto di sapere di potere affrontare le tue paure e incertezze, ma sei sempre quel fanciullo, che si nascondeva sotto le coperte alla minima preoccupazione…

Gli anni passano, si alternano le stagioni e certe cose non cambiano, noi non cambiamo, ma perché dovremmo cambiare? viviamo in questa eterna illusione che cambieremo, che non commetteremo gli stessi errori, comincio a pensare che è tutto un mare di cazzate, che non vale la pena di fare niente, di non avere progetti, di non comprare casa, di non sgobbare per raggiungere un posto di lavoro migliore, ho capito che non serve a nulla fare tutto ciò.

Certi giorni voglio sprofondare nel mio tedio, nella mia paranoia, credo che sia l’unica cosa reale nella mia vita, il resto credo che sia tutto finto, fatto di persone finte, di lavori finti, di amicizie finte. Ormai è tutto virtuale o di plastica e non riesco a trovare le mie verità, tutto in questo mondo mi inganna.

Tutto è falso e fatuo.

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